Descrizione
La collezione VICTORIA AND ALBERT nasce dall´intenzione di proporre un design innovativo ma confortevole e morbido, idealmente distante dagli "imbottiti scultura" di Ron Arad presenti da anni nel catalogo Moroso, vivibile da più persone in più situazioni. Due poltrone accompagnano un divano che è l´assoluto padrone della scena: una vera "forma buona" in grado di mediare tra design e funzione e capace di conciliare il gusto della ricerca e della tecnologia con la possibilità di sdraiarsi comodi senza nulla cedere alla "legge del cuscinone". Anche il progettista in questo caso non vuole creare un totem, ma dare la possibilità di fruire un suo oggetto in modo più normale pensando al confort oltre che alla bellezza. La scelta del nome “VICTORIA AND ALBERT” è un omaggio al famoso Museo di Londra, presso il quale nel giugno 2000 si è tenuta una importantissima mostra antologica sul lavoro di Ron Arad. Il grande successo ottenuto dalla collezione Victoria & Albert, ha spinto Moroso ad approfondire la possibilità di utilizzo di nuovi materiali e di nuove tecniche di produzione, pur mantenendo inalterate le caratteristiche formali del prodotto. Nasce quindi Little Albert, poltroncina in polietilene tinto in massa, ottenuto mediante stampaggio rotazionale: la forma è la stessa della poltroncina imbottita, il materiale cambia. Le caratteristiche di questo materiale permettono l´uso della poltroncina sia in ambienti domestici, che pubblici o all´aperto. La plastica utilizzata è infatti resistente allo shock termico e alla luce solare. Little Albert viene prodotta in grande serie, è completamente riciclabile, è colorata.
Wavy
Descrizione
Sempre con la volontà di sperimentare le capacità e le performance dei materiali andando oltre i limiti, Ron Arad propone Wavy, una sedia, il cui nome significa ondeggiante, ondoso, ondulato, sinuoso, con la seduta in plastica e la struttura in metallo.Wavy presume una forma generale sinuosa e tante piccole ondulazioni sull’intera superficie della seduta.
Ron Arad utilizza il materiale plastico in modo non convenzionale e l’ effetto che si ottiene è di estrema leggerezza.
La plastica viene reinterpretata e sembra diventare un tessuto morbido, una specie di drappo appoggiato sulla struttura. Un tessuto che sembra volare nell’aria.
Wavi appare docile, leggera con un insolito senso di cedevolezza e flessuosità.
Allo stesso tempo la seduta è accogliente e avvolgente e le leggere ondulazioni della superficie massaggiano il corpo e ne garantiscono la massima comodità.
“La sedia è una forma data, una funzione definita. E il solo fatto che sia un oggetto tanto esplorato e rifatto, rende sempre più interessante scoprire nuovi territori”.
La plastica viene reinterpretata e sembra diventare un tessuto morbido, una specie di drappo appoggiato sulla struttura. Un tessuto che sembra volare nell’aria.
Wavi appare docile, leggera con un insolito senso di cedevolezza e flessuosità.
Allo stesso tempo la seduta è accogliente e avvolgente e le leggere ondulazioni della superficie massaggiano il corpo e ne garantiscono la massima comodità.
“La sedia è una forma data, una funzione definita. E il solo fatto che sia un oggetto tanto esplorato e rifatto, rende sempre più interessante scoprire nuovi territori”.
FONTI : http://www.moroso.it/home_moroso.php?n=4&d_id=4&l=it
http://www.youtube.com/watch?v=XhgQbuxqSyg