ANDY E IL CINEMA

L'attitudine alla ripetizione del soggetto e alla sua glorificazione e al contempo demistificazione sembra sorgere in Warhol addirittura nell'infanzia: il fratello John racconta la sua insistenza per ottenere un proiettore all'età di otto anni.
Giocando con l'oggetto il piccolo Andy pare si divertisse a proiettare per ore sulle pareti di casa il medesimo film di Mickey Mouse. 
Il suo interesse per il video riesplose nel 1963 quando era un'artista in ascesa della scena Pop newyorkese.





Andy Warhol. Screen Test: Allen Ginsberg (1966). 16mm film (black and white, silent). 4 min. at 16fps. @ 2010 The Andy Warhol Museum, Pittsburgh, PA, a museum of Carnegie Institute. All rights reserved. Film still courtesy of The Andy Warhol Museum.








Andy Warhol. Screen Test: Nico (1965). © 2010 The Andy Warhol Museum, Pittsburgh, PA, a museum of Carnegie Institute. All rights reserved. Film still courtesy of The Andy Warhol Museum.




















Warhol oltre a fondare e definire i limiti di una nuova estetica riuscì a mostrare all'America l'artificialità del suo cinema, strappando il pubblico da una visione puramente contemplativa anche grazie a immagini e proiezioni inusuali: paradossalmente il perfezionamento delle sue capacità tecniche e filmiche lo avvicinarono al cinema hollywoodiano, che era sin dall'inizio l'evidente soggetto della sua critica.